Quante volte ti è capitato di dire “sono contento/a di pagare”? Sono certo che nessuno lo ha mai sentito dire.
Dover pagare qualcosa o qualcuno, è un’azione che nessuno vorrebbe fare mai, perché fatichiamo tanto per guadagnare dal nostro lavoro che vorremmo tenere i risultati solo per noi.
Ogni giorno siamo costretti a pagare, che siano utenze, l’affitto di casa o dell’azienda, le polizze assicurative dell’auto o per coprire infortuni, compensi dei collaboratori o stipendi dei nostri dipendenti e queste spese aumentano a dismisura quando gestiamo un’impresa piccola o grande che sia.
I Dati
Solo nel primo trimestre 2019, quindi in un periodo pre-Covid, le cessazioni delle imprese in Italia sono state 136,069. Nello stesso trimestre del 2018, le attività cessate sono state 128,628.
Questi dati scoraggiano spesso chi decide di avviare una nuova attività al punto che la percentuale di chi rinuncia ancor prima di iniziare cresce sempre di più.
Certo sono numeri che possono preoccupare, è lecito avere paura di iniziare un nuovo business dopo aver letto questi dati.
ALLORA QUANDO E’ BELLO PAGARE?
Nonostante si pensi che pagare sia una brutta cosa, ci sono invece degli aspetti che ci rendono felici quando lo facciamo.
Personalmente non pensavo fosse possibile ma ho scoperto invece, una soddisfazione e un senso di orgoglio ogni volta che faccio un bonifico.
Questo perché gestire un’impresa, vuol dire essere sempre attivi e cercare sempre nuove soluzioni che possano poi portare nuovi clienti. Sappiamo che un imprenditore non riposa mai, può riposare fisicamente ma non con la testa.
Avere buoni risultati dal proprio business è quello che tutti sperano, ma i risultati sono frutto di duro impegno, di infinite ore di lavoro, di riunioni interminabili, di chilometri percorsi per fare un buon networking e di grande determinazione nel portare avanti il proprio lavoro.
E si, sono contento di pagare i miei collaboratori interni ed esterni, così come sono contento di pagare l’affitto, di pagare la tipografia che stampa le strategie dei miei clienti o le spese per sostenere i server, e potrei continuare.
Questo perché vuol dire che il mio business sta funzionando e se posso sostenere le spese è perché ho dei risultati in termini di guadagno. Questo è il bello di pagare.
Da cosa possiamo iniziare?
Sicuramente evitare di iniziare una nuova attività sull’onda emozionale. Spesso i “non imprenditori” che hanno una buona idea, sottovalutano alcuni aspetti che, puntuali, si presentano più avanti e costringono così a rivedere più e più volte il progetto. Questo errore porterà inevitabilmente perdita di tempo e di denaro.
Fare uno studio di settore per conoscere i propri competitors e un’analisi della richiesta di mercato per capire se effettivamente, quello che vogliamo proporre, può essere di interesse a qualcuno, e se si, in che percentuale. Un buon prodotto che interessa poco avrà poche possibilità di essere veduto.
Scrivere il progetto. Molto spesso nella nostra testa è tutto chiaro e ben delineato, ma metterlo in pratica è un’altra cosa. Prendere carta e penna o un computer e scrivere dettagliatamente ciò che si vuol fare e come lo si vuol fare, farà emergere aspetti che non abbiamo considerato prima.
Preparare una buona strategia di comunicazione che possa essere sfruttata sia online che offline. Raccontare del proprio brand alle persone è diverso che pensarlo e basta.
Imparare ad utilizzare i Social Media Aziendali. All’inizio le risorse sono poche e quasi mai si riesce a pagare un bravo/a social media manager per lanciare il proprio brand sui social. Questo punto è fondamentale perché oggi, i Social Media, sono il fulcro della promozione e il veicolo pubblicitario più utilizzato. Investite quindi, una parte delle vostre risorse per questo.
Conclusioni
Certamente non arriveremo a creare un’impresa multimilionaria seguendo solo questi piccoli consigli, ma sono di certo un buon punto di partenza per coltivare un nuovo e sano business.