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Oggi, l’hosting è il cuore pulsante di Internet: tutto, dai blog ai negozi online, ha bisogno di uno spazio per vivere sul web.

Con questo articolo vogliamo raccontare come nasce l’hosting e come si evolve negli anni fino ad oggi, ripercorrendo alcune tappe importanti senza entrare toppo nei tecnicismi.

Vediamo come nasce il World Wide Web, cosa sono e come nascono i DNS, facendo alcuni cenni storici a nomi di rilievo che con il loro lavoro hanno dato vita al Web come lo conosciamo oggi.

Nel 1958 nacque l’ARPA. L’acronimo sta per Advanced Project Research Agency ovvero Agenzia per i progetti di ricerca avanzata. E’ un istituto di ricerca che aveva il compito di cercare soluzioni tecnologiche innovative.

Il compito dell’ARPA era quello di creare una rete di computer che potesse funzionare anche in caso di danneggiamento degli elaboratori principali.

Gli accademici Leonard Kleinrock, Paul Baran e Dondal Davies teorizzarono la trasmissione dei dati con la commutazione di pacchetto, secondo tale teoria l’informazione, una volta divisa in pacchetti viaggiava lungo la rete e una volta arrivata a destinazione veniva nuovamente assemblata.

ARPA realizzò il primo collegamento tra i computer dell’Università della California Los Angeles (UCLA) e lo Stanford Research Institute di Palo Alto. Successivamente collegarono anche l’Università della California Santa Barbara (UCSB) e quella dello Utah.
Il 29 ottobre fu inviato il primo messaggio: nasceva ufficialmente ARPANET
I ricercatori della UCLA il professore Leonard Kleinrock e lo studente Charley Kline volevano scrivere un messaggio più complesso, contenente la parola “login”, ma la rete andò in crash dopo la pressione della lettera “o” e così Bill Duval all’Università di Stanford ricevette solo “LO”.

Prima dell’introduzione del DNS (Domain Name System), l’assegnazione dei nomi host e degli indirizzi IP avveniva in modo manuale. Per aggiornare il file HOSTS.TXT, che mappava i nomi host agli indirizzi IP, era necessario effettuare una chiamata telefonica al Stanford Research Institute (SRI), responsabile della sua gestione. Questo file veniva poi distribuito attraverso ARPANET, grazie a un sistema sviluppato da Elizabeth Feinler
Nel 1983, Paul Mockapetris rivoluzionò questo processo inventando il DNS, un sistema di denominazione distribuito e dinamico, progettato per superare le limitazioni del lento servizio HOST.TXT. Grazie al framework dei record DNS, fu introdotta la possibilità di mappare nomi di dominio facilmente memorizzabili su indirizzi IP.
Nel 1986, la IETF (Internet Engineering Task Force) riconobbe il DNS come standard per Internet, consolidandone l’importanza e promuovendone l’adozione globale.
Oggi, il DNS rappresenta un pilastro fondamentale dell’infrastruttura di Internet, rendendo possibili connessioni rapide e affidabili in tutto il mondo.

Il 6 agosto 1991 nasceva ufficialmente il World Wide Web, noto ai più con l’abbreviazione Web e riportato nel nome di tutti siti sotto forma della sigla “WWW”.
Tim Berners-Lee, un informatico britannico, assunto al CERN nel 1989, presenta un documento intitolato Information Management: a Proposal. Nell’elaborato spiega come si potrebbe usare internet per condividere documentazione scientifica in formato elettronico per migliorare la condivisione e la cooperazione fra i ricercatori.

Il National Centre for Supercomputing Applications (NCSA) ha lanciato Mosaic esattamente il 22 aprile del 1993.
È stato il primo browser a fruttare alcuni degli elementi chiave nella navigazione web, un software che ha plasmato il modo in cui avremmo consultato il World Wide Web nei successivi 25 anni.
A capo del progetto c’era il popolare Marc Andresseen, che nel 1993 ha lasciato la NCSA per fondare la Mosaic Communications con Jim Clark, co-fondatore di Silicon Graphics. La società è diventata in seguito Netscape Communications, proprietaria del browser Netscape, che a metà anni 90 era riuscito a monopolizzare l’intero settore.

Noi tutti siamo orami abituati ad usare internet e tutto ciò che comprende. Avere un proprio sito web e quindi usare uno spazio hosting è a portata non solo di aziende ma anche di singole persone che hanno voglia di sviluppare una passione come un blog. Usiamo internet per parlare, guardare, ascoltare, cucinare, controllare i compiti dei nostri figli ecc.

Non c’è azione oggi che non preveda il suo utilizzo e spesso dimentichiamo o addirittura ignoriamo da chi e come ci è stata data la possibilità di fare tutto questo.

Articolo di Francesca Marcelli

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